Reggio Calabria, rapine con taser, pistole e ordigni: arrestati 2 pregiudicati di Rosarno
Era un copione ben collaudato, messo in scena con freddezza e precisione: in due, mascherati e armati, facevano irruzione negli uffici postali o negli esercizi commerciali della Piana di Gioia Tauro e della Locride, puntavano le armi contro i cassieri e si facevano consegnare l’incasso. Otto i colpi messi a segno – tra tentati e riusciti – per un bottino complessivo stimato in oltre 50.000 euro.
Azioni rapide, violente e sempre pianificate nel dettaglio. I due rapinatori, entrambi pregiudicati di Rosarno, non improvvisavano nulla: sceglievano con cura l’orario, preferendo l’orario di chiusura, e pianificavano la fuga con auto rubate lasciate in moto poco distanti. L’obiettivo era chiaro: mettere a segno il colpo nel minor tempo possibile e con il massimo della pressione psicologica sulle vittime. Tra gli strumenti utilizzati: taser, pistole e persino un rudimentale ordigno esplosivo, come accaduto…
